Affidamento condiviso: interventi e commenti
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Alla ricerca di prassi virtuose in materia di famiglia dopo la legge n. 54/2006
Affidamento condiviso ed esclusivo*
di Fiorella Buttiglione
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*Consigliere della Corte d'Appello di Cagliari - Intervento svolto al seminario del Consiglio Superiore della Magistraura dell'8 marzo 2011.
QUALE GIUDICE NATURALE PER I FIGLI NATURALI? COMPETENZA SULL’AFFIDAMENTO ED IL MANTENIMENTO DEI FIGLI NATURALI
(relazione al seminario AIAF del 7 giugno 2007 – Padova) di Maria Grazia Domanico
L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 8362 del 22.3.2007, depositata il 3.4.2007, che ha risolto il conflitto negativo di competenza tra il Tribunale Ordinario e il Tribunale per i Minorenni di Milano in relazione ai procedimenti relativi all’affidamento e al mantenimento dei figli di genitori non coniugati,
QUALE GIUDICE NATURALE PER I FIGLI NATURALI? COMPETENZA SULL’AFFIDAMENTO ED IL MANTENIMENTO DEI FIGLI NATURALI
(relazione al seminario AIAF del 7 giugno 2007 – Padova) di Maria Grazia Domanico
L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 8362 del 22.3.2007, depositata il 3.4.2007, che ha risolto il conflitto negativo di competenza tra il Tribunale Ordinario e il Tribunale per i Minorenni di Milano in relazione ai procedimenti relativi all’affidamento e al mantenimento dei figli di genitori non coniugati,
Al tribunale dei minori il primo «round» sulla competenza* di Luciano Spina
Con l'ordinanza numero 8632 del 22.3.07 la Corte di Cassazione è intervenuta a risolvere una delle questioni interpretative più delicate della legge 8 febbraio 2006 n. 54 in materia di affidamento condiviso dei figli: accogliendo la tesi prospettata nel regolamento di competenza sollevato dal tribunale di Milano con ordinanza del 20.7.06...
Affidamento e mantenimento dei figli naturali: l’inestricabile nodo gordiano di Carmelo Padalino
A seguito dell’entrata in vigore della legge 8 febbraio 2006, n. 54 («Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli»), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 1° marzo 2006, una delle questioni interpretative maggiormente dibattute ha avuto ad oggetto l’individuazione del Giudice competente a decidere le controversie insorte tra i genitori non uniti in matrimonio in ordine all’affidamento, all’esercizio della potestà ed al mantenimento dei figli naturali.
Coppie di fatto: tribunale ordinario o tribunale per i minorenni per i procedimenti relativi ai figli?
info dal web (dal sito sarannoavvocati.it)
Associazione Nazionale Magistrati -A.N.M.
Associazione Nazionale dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia- AIMMF
La mediazione familiare. La Cenerentola del processo di separazione e di divorzio. Istruzioni per l’uso
dott.ssa Fiorella Buttiglione*
* Consigliere di Corte d'Appello - Relazione per il convegno"Affido condiviso: verso una prassi condivisibile" tenutosi a Roma il 29 maggio 2006
Quale competenza e quale rito per i figli naturali? di Giulia Facchini*
Dopo il primo disorientamento, provocato da una normativa - legge 54/2006 - che nelle sue parti processuali non è stata per nulla discussa tra le associazioni degli specialisti, la dottrina prima (Zamagni e Villa, Dosi, Padalino, Servetti, consiglio direttivo A.I.M.M.F.) e la giurisprudenza poi (Tribunale per i Minorenni di Milano decreto 12 maggio 2006, Tribunale per i Minorenni di Trento decreto 11 aprile 2006, Tribunale per i Minorenni di Bologna 26 aprile 2006) hanno unanimemente ritenuto che dalla lettura dell’articolo 155 c.c.
Valutazione attuale: 5 / 5
L’ascolto del minore nei procedimenti di separazione divorzio* di Elisa Ceccarelli
L’ascolto dei figli minorenni da parte del giudice non era contemplato nelle norme sulla separazione, ma era stato introdotto dalla legge sul divorzio, nella quale era previsto che il presidente li sentisse, ove lo ritenesse “strettamente necessario, anche in considerazione della loro età” .
Il nuovo art. 155 sexies prevede invece l’ascolto del minore come uno degli adempimenti del giudice che “dispone l’audizione del figlio minore che abbia compiuto i dodici anni e anche di età inferiore ove capace di discernimento”.