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Comunicato Stampa AIMMF sulla ripresa dei lavori parlamentari per l'esame del ddl n. 2517 (2.11.03)

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Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia

Comunicato stampa

L'AIMMF, mentre sta per riprendere alla Camera l'esame in aula del ddl. C.2517 come modificato dalla Commissione Giustizia, recante "Delega al Governo per l'istituzione delle sezioni specializzate per la famiglia e per i minori",

RIBADISCE

la propria contrarietà di fondo al progetto e le sue vive preoccupazioni per il rischio grave della perdita di un patrimonio di esperienze e di conquiste nel campo dei diritti dei minori, costruito nel tempo con alto impegno civile ed elevata professionalità dai magistrati dei tribunali per i minorenni malgrado la disattenzione se non l'inerzia di governanti e legislatori;

CONSIDERA IRRINUCIABILE

ai fini di una reale specializzazione del giudice, il requisito della esclusività delle funzioni;

RICORDA

i nuovi e maggiori impegni che graveranno sulle sezioni specializzate in conseguenza dell'entrata in vigore della Convenzione europea sull'esercizio dei diritti dei minori, ratifica dall'Italia con legge del 20 marzo 2003 n. 77;

RILEVA

che là dove il legislatore ha realmente voluto garantire la specializzazione del giudice, ha stabilito l'esclusività delle funzioni (come da tempo è avvenuto nel processo del lavoro, e ciò anche presso la Corte di Cassazione), ovvero ha radicalmente modificato l'ambito della competenza territoriale rideterminandolo in funzione del contenzioso specialistico (come recentissimamente è avvenuto col D. Lgv. 27 giugno 2003 n. 168 in materia di proprietà industriale);

SOTTOLINEA

la contraddittorietà di una riforma che, mentre afferma di voler garantire alla famiglia ed ai minori una migliore tutela giurisdizionale, di fatto consente che rispetto a queste esigenze primarie si privilegi una materia come quella dei marchi e dei brevetti industriali;

AUSPICA

che la Camera voglia riaffermare la preminenza dell'interesse del minore destinando alla giustizia dei minori e della famiglia adeguate risorse in termini di personale e di strutture.

Roma, 1 novembre 2003

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