LA FAMIGLIA CHE ACCOGLIE* di Giulia De Marco
La data del 31 dicembre 2006 ha segnato una tappa importante nella storia del Welfare italiano. Il percorso che ha portato alla chiusura degli istituti per minori è stato lungo, accidentato, estremamente difficoltoso. Ha avuto inizio quaranta anni fa con la legge n. 431/67 che introduceva in Italia una nuova forma di genitorialità fondata sull’affetto e non sui legami di sangue; è proseguito con le leggi 184/83 e 285/98 che riconoscevano il bambino come soggetto di diritti e la famiglia come luogo privilegiato per la realizzazione del SE’, si è concluso con la legge n. 149/01 che attribuisce alla istituzione famiglia il primato degli interventi a tutela del minore in difficoltà.
Leggi che hanno rispecchiato ,e qualche volta anticipato, un mutamento culturale e una progressiva valorizzazione dell’accoglienza in famiglia in alternativa al collocamento in istituto: il calore familiare, la relazione interpersonale, la corresponsabilità educativa al posto della freddezza, dell’asetticità, dell’escusività educativa dell’istituto; la valorizzazione dell’individualità rispetto alla regola della generalità.
* Relazione svolta alla Conferenza Nazionale della Famiglia. Firenze, 24-26 maggio 2007