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Sciopero dei magistrati, giustizia minorile e riforma dell'ordinamento giudiziario (25.5.04)

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Sciopero dei magistrati, giustizia minorile e riforma dell'ordinamento giudiziario
Luciano Spina*

In questa giornata di sciopero dell'intera magistratura italiana contro la riforma dell'ordinamento giudiziario che il governo e la maggiornanza stanno portando avanti in Parlamento, è bene ricordare che l'AIMMF ha già da tempo espresso il proprio dissenso su tale disegno di legge, condividendo tutte le iniziative di contrasto che vengono portate avanti dall'ANM (vai al documento)

Deve essere poi ricordato che la nostra Associazione da diversi anni ha denunciato -ribadendolo con forza dopo la introduzione nel nostro ordinamento delle regole del "giusto processo" - la carenza di norme che disciplinino in modo completo il procedimento civile minorile , allo scopo di scongiurare il rischio di prassi di lavoro diversificate tra i vari tribunali per i minorenni ed il ruolo di supplenza che si determina da parte del giudice rispetto al potere legislativo.

La nostra Associazione si è fatta carico nei giorni scorsi in un ampio dibattito seminariale tenutosi a Castiglione dele Stiviere tra tutti i soci della zona Nord, di cominciare a porre rimedio a tali carenze , assumendosi come magistrati minorili, per quanto possibile, l'onere di autoregolamentare il proprio operato, allo scopo di dare attuazione ai principi del giusto processo in ambito civile minorile, con conseguente rispetto di tutti diritti dei soggetti coinvolti, a partire da quelli del minore ( v. diritto all'ascolto).

E' stato però anche evidenziato, con rammarico quanto, a fronte di un progetto di riforma dell'ordinamento giudiziario peggiorativa delle condizioni di lavoro dell'intera magistratuta italiana, sia da tempo ferma in Commissione Giustizia della Camera, senza alcun impulso e senza che l'AIMMF sia stata chiamata ad esprimere il proprio parere in merito, un disegno di legge, il n. 4294, che dovrebbe cercare di porre rimedio alle carenze del processo civile minorile sopra evidenziate.

Tale ritardo crea il rischio che la scadenza del prossimo 30 giugno per dare attuazione alle norme sopra richiamate venga rinviato per il terzo anno consecutivo e che venga rimesso ancora una volta alla "supplenza" della magistratura minorile l'adeguamento dell'ordinamento giuridico ai principi costituzionali.

* Giudice T.M. Trento, Delegato Zona Nord AIMMF, membro del Consiglio Direttivo