XVII Congresso dell’Associazione Internazionale dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia
Belfast, 26 agosto – 1 settembre 2006
COMUNICATO STAMPA AIMMF
Dal 26 agosto al 1° settembre si è svolto a Belfast il XVII Congresso mondiale dell'Associazione Internazionale di Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia (IAYFJM). Al Congresso hanno partecipato circa 540 tra magistrati togati e onorari minorili, poliziotti, avvocati, docenti universitari, psicologi e altri esperti di giustizia minorile provenienti da oltre 60 Paesi.
La delegazione italiana era composta da ben 15 esperti (di cui 10 appartenenti alla sezione di Milano dell'Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia*) - la terza per numero dopo le delegazioni dell'Irlanda del Nord, padroni di casa, e del Canada.
La delegazione italiana ha partecipato attivamente ai lavori – in particolare sui temi dell'adozione, della giustizia riparativa, dell' età imputabile, della specializzazione di giudici e avvocati, dei minori stranieri non accompagnati e della tratta e prostituzione minorile - tanto che sono state 7 le comunicazioni integrate nei lavori, e come risulta anche dalla Dichiarazione finale di Belfast.
La Dichiarazione di Belfast evidenzia in primis che la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo, insieme ai suoi 2 Protocolli Facoltativi sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati e sulla vendita di minori, prostituzione minorile e pornografia minorile, resta lo strumento più importante e di riferimento in materia di diritti umani, e si concentra anche se in modo troppo blando, sui seguenti temi: la ratifica e l'implementazione della Convenzione, il diritto a farsi ascoltare, la non discriminazione, la violenza contro i minori, la violenza intra-familiare, i minori fuori dalla famiglia, il rapimento di minori, bambini con i genitori in carcere, l'assistenza medica, i bambini e i conflitti armati, i minori rifugiati e richiedenti asilo, la tratta di minori, i minori testimoni e vittime di reato, i bambini di strada, la giustizia riparativa e infine il carcere.
Fra i punti proposti dei componenti della delegazione italiana e integrati totalmente nella Dichiarazione di Belfast si segnala la necessità di:
1. armonizzare la legislazione per combattere tutte le forme di tratta di minori;
2. perseguire sempre la tratta di minori come "crimine contro l'umanità";
3. concedere permessi di soggiorno per motivi di protezione sociale (sull'esempio dell'Italia e del Belgio) al fine di favorire le vittime di tratta;
4. creare reti di indagine e di coordinamento specializzate sul problema della tratta e dello sfruttamento sessuale di minori;
5. applicare il principio di extraterritorialità per assicurare indagini e processi efficaci;
6. avviare e rafforzare campagne preventive di informazione nei Paesi di origine delle vittime sui pericoli della tratta e sui diritti dei minori.
Il prossimo Congresso si terrà nel 2010, ma la sede non è ancora stata definita.
* Giudici togati: Marilena Chessa, Luigi Fadiga, Laura Laera; Giudici onorari: Maria Cristina Calle, Edmonda Marina Episcopi, Joseph Moyersoen, Marinella Sciumé, Rosangela Taulaigo, Gianni Volpe; Avvocati: Grazia Cesaro, Donata Piantanida, Maria Giovanna Ruo; Docenti e Ricercatori universitari: Lorena Milani, Giancarlo Tamanza.