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Documento ANM del 18 settembre 2003 (26.9.03)

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI

PER L’INDIPENDENZA DELLA MAGISTRATURA PER LA DIGNITA’ DELLA GIURISDIZIONE PER UNA GIUSTIZIA DI QUALITA’ MIGLIORE

La Associazione Nazionale Magistrati è vivamente allarmata per gli attacchi alla indipendenza della magistratura e per le dichiarazioni di alti responsabili politici che offendono i magistrati e delegittimano la funzione giudiziaria Il Presidente del Consiglio Berlusconi, imputato in un processo per corruzione di giudici, il 30 gennaio 2003 ha attaccato una decisione della Corte di Cassazione, massimo organo giudiziario del nostro paese, che aveva respinto una istanza dei suoi difensori, dichiarando, su tutte le reti televisive, che in Italia vi è una giustizia amministrata “in nome e per conto di una parte politica”; nel maggio 2003, pochi giorni dopo che il Tribunale di Milano aveva riconosciuto colpevole di corruzione giudiziaria e condannato ad undici anni di reclusione un esponente politico a lui vicino, ha dichiarato al quotidiano francese Le Figaro che certi giudici “sono un cancro da estirpare”.

Non si tratta solo di una questione interna al nostro paese. Il Presidente Berlusconi dinanzi al Parlamento Europeo il 2 luglio 2003, nella qualità di Presidente del Consiglio Europeo, replicava all’on. Schulz affermando che in Italia tre leggi sono state adottate “in risposta a chi approfitta del suo ruolo di funzionario della giustizia per attaccare con la giustizia i nemici politici”.

Ed ancora il Presidente Berlusconi agli inizi di questo mese di settembre in una intervista alla rivista inglese The Spectator, ampiamente ripresa dalla stampa italiana ed europea, ha dichiarato: “I giudici sono matti, anzi doppiamente matti. Per prima cosa perché lo sono politicamente e, secondo, perché sono matti comunque. Per far quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche : se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dalla razza umana”.

Messaggi di solidarietà sono pervenuti alla magistratura italiana dalla Association Européenne des Magistrats (AEM), da Magistrats Européens pour la démocratie et les libertés ( Medel), da associazioni di magistrati di Francia, Spagna, Belgio ed Austria e da molti magistrati europei. Non si tratta solo di oltraggio ai magistrati: queste affermazioni mettono in discussione il valore fondamentale della imparzialità della magistratura, minano la fiducia dei cittadini della giustizia , violano il principio della separazione dei poteri.

Per questo hanno suscitato in Europa sconcerto e preoccupazione vivissima. In quanto magistrati italiani abbiamo trovato sicuro punto di riferimento nel comunicato del Presidente della Repubblica italiana che ancora una volta ha espresso la sua “ferma convinzione che i cittadini italiani guardano alla Magistratura con piena fiducia, come all’istituzione, che, pur tra non poche difficoltà, si adopera con impegno e con dedizione - in piena autonomia ed indipendenza, secondo il dettato costituzionale- ad amministrare la giustizia per la tutela dei loro diritti ed il rispetto della legalità”. Come magistrati impegnati nel processo di costruzione dello “Spazio europeo di giustizia, sicurezza e libertà” vogliamo ristabilire la verità.

I magistrati italiani, come tutti i magistrati europei, rendono giustizia per garantire la legalità, tutelare i diritti e libertà dei cittadini, assicurare il principio che tutti sono eguali davanti alla legge. Il Presidente del Parlamento Europeo Pat Cox , il 4 settembre, intervenendo in seguito alle polemiche suscitate dall’intervista del Presidente Berlusconi, ha ricordato che “L’Unione europea ed il suo nuovo trattato costituzionale si basano su di un’Europa fondata su uno stato diritto e certamente i tribunali, i magistrati, i poliziotti, tutte queste istituzioni, sono parte fondamentale e necessaria per la realizzazione dello stato di diritto. Quindi in questo senso si devono rispettare le istituzioni fondamentali per la realizzazione dello stato di diritto”.

L’Anm trasmette il presente documento al Presidente del Parlamento Europeo Cox, al quale esprime il più vivo apprezzamento per il richiamo di questi principi fondamentali. La indipendenza della magistratura non è un privilegio dei magistrati, ma è uno strumento essenziale per la garanzia dei diritti dei cittadini.

Questo aspetto è stato immediatamente colto dai tanti cittadini, associazioni, rappresentanti di enti locali che hanno inviato messaggi di solidarietà all’Anm. Sappiamo che il problema centrale della giustizia italiana è la eccessiva lentezza dei giudizi. Siamo impegnati per una giustizia che meglio risponda alle aspettative delle persone e ne tuteli con più efficacia i diritti, ma dobbiamo denunciare la situazione di grave inefficienza del servizio giudiziario e la assoluta inadeguatezza della azione del Ministro della Giustizia.

L’Anm promuove, in collaborazione con l’avvocatura, le organizzazioni del personale amministrativo e gli esponenti della società civile, una rilevazione delle situazioni concrete di disorganizzazione, inefficienze, disfunzioni. La ricognizione dei problemi e le proposte di intervento saranno presentate in una Giornata per la giustizia all’opinione pubblica.

L’Anm ribadisce le valutazioni negative già espresse sul progetto di legge relativo all’ordinamento giudiziario. L’Anm è impegnata per elaborare, nel confronto con la cultura giuridica, l’avvocatura, i rappresentanti delle istituzioni, un progetto realmente innovativo e condiviso che disegni un magistrato professionalmente preparato e attento alle esigenze del servizio.

L’Anm, a conclusione di una serie di seminari tenuti nei mesi scorsi, ha già elaborato e pubblicato una proposta precisa ed articolata sulla valutazione della professionalità.

L’Anm ribadisce la più netta contrarietà e la più forte preoccupazione per la proposta di soppressione del Tribunale per i Minorenni, che determinerebbe una caduta di efficienza e la dispersione di preziose professionalità specifiche.

L’Anm pone al centro del lavoro dei prossimi mesi il tema della giustizia civile, che coinvolge la vita quotidiana dei cittadini e delle imprese, impegnandosi a formulare analisi e proposte in un convegno nazionale che si terrà a Roma nel prossimo dicembre su “ Processo civile e organizzazione”.

L’Anm, durante il semestre italiano di presidenza, offre il proprio contributo alla costruzione dello Spazio europeo di giustizia, sicurezza e libertà organizzando, insieme con altri magistrati europei, un convegno di studio e di proposta sui temi della cooperazione giudiziaria; sin d’ora esprime preoccupazione per i disegni di legge governativi su Eurojust e sul mandato di arresto europeo che rischiano addirittura di portare a dei passi indietro.

L’Anm infine è consapevole della importanza che le nuove generazioni percepiscano appieno il valore della legalità e della giurisdizione, nel quadro dei principi della Costituzione. Raccogliendo l’esperienza di iniziative già in corso in diverse sedi e la recente proposta della Fondazione Falcone promuove un progetto permanente di Educazione alla legalità diretto alle scuole.

L’Anm difende in modo intransigente l’indipendenza della magistratura quale garanzia per i cittadini ed assicura l’impegno di tutti i magistrati per una giustizia che meglio risponda alle aspettative della società.

Roma, 18 settembre 2003