Titolo: Ciak...Un processo simulato per evitare un vero processo. Un percroso di educazione alla legalità
A cura del Tribunale per i minorenni di Catanzaro
Data dell'iniziativa: anno 2017
Copertina: vedi
Tre copioni: vedi
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Foto: vedi le foto
Presentazione
Con i ragazzi abbiamo a che fare ogni giorno.
Ragazzi con vite difficili, caratterizzate da problematiche materiali ed emotive, con famiglie alle spalle che il più delle volte non riescono a prendersi cura dei figli come dovrebbero. Noi li ascoltiamo quando un danno è già avvenuto, quando un reato, più o meno grave, è già stato compiuto.
Ci siamo noi giudici togati che siamo tenuti a garantire la regolarità dell’acquisizione delle prove e la correttezza del processo e poi ci sono i giudici onorari che sono pedagogisti, psicologi, psichiatri, educatori e assistenti sociali che ci aiutano a sondare ed analizzare tutti gli aspetti e le sfaccettature pedagogiche, psicologiche e sociali dei ragazzi e delle loro famiglie.
Tutta la macchina del Tribunale si mette in moto con una funzione che è principalmente educativa (la finalità punitiva viene in seconda istanza quando ogni altra soluzione è stata sondata) per aiutare i minori a capire la gravità di quello che hanno fatto, e a studiare, con le équipe di professionisti, il percorso educativo migliore, utilizzando le grandi opportunità consentite dal processo minorile italiano che ha assunto una forma che fa da modello per lo stesso processo degli adulti e che ci è invidiata in tutto il mondo.
Per questo abbiamo pensato di realizzare questo progetto “Ciak… un processo simulato per evitare un vero processo”. Si tratta di un progetto che da alcuni anni sta coinvolgendo molte scuole di secondo grado delle province di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Cosenza in un percorso di sensibilizzazione alla legalità.
Invitiamo i ragazzi delle scuole, dopo un lavoro di approfondimento fatto in classe con gli insegnanti, a partecipare in veste di attori a un processo simulato che si svolge in una vera aula di Tribunale, come fosse una rappresentazione teatrale, alla presenza di tutor, veri giudici e avvocati.
Questo per avvicinare i ragazzi allo svolgimento di un vero e proprio processo, utilizzando la propensione del processo a trasformarsi in un gioco in cui i giovani giocatori, divertendosi con la recitazione, che in alcuni casi può raggiungere anche momenti di poesia, imparano ad apprezzare le regole della democrazia e della giustizia (il rispetto reciproco, il contraddittorio, il fair play, la coltivazione del dubbio), vestono i panni autorevoli dei responsabili della giustizia, e toccano con mano che cosa significa commettere un reato e quali conseguenze ne possono derivare.
Questa pubblicazione contiene i “copioni”, i testi dei processi simulati, su cui abbiamo e stiamo lavorando anche quest’anno.
Vogliamo diffonderli con la speranza che possano essere di interesse e stimolo per le scuole e per i Tribunali.
Luciano Trovato, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catanzaro