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Ancora travisamenti e falsificazioni sulla giustizia minorile (20.11.13)

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Associazione Italiana dei Magistrati per i minorenni e per la famiglia
Aderente alla"Association Internationale des Magistrats de la Jeunesse et de la Famille"
www.minoriefamiglia.it

L’assemblea generale dei soci dell’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia (AIMMF), tenutasi a Salerno il giorno 16 novembre 2013 ha approvato il seguente comunicato.

Le affermazioni di recente ripetute da un ex magistrato del Tribunale per i minorenni di Bologna in una intervista al settimanale Panorama contengono evidenti travisamenti e falsificazioni, da cui possono derivare gravi conseguenze per la tutela dei minori e per il corretto funzionamento delle istituzioni, per la sfiducia che possono ingenerare nell’operato della magistratura minorile.

Sono dichiarazioni che, per la loro falsità, in particolare offendono l’onorabilità e l’immagine professionale del Tribunale per i minorenni di Bologna e dei giudici onorari che in quell’ufficio giudiziario operano con impegno e dedizione.

L’AIMMF ribadisce la deplorazione già espressa nel comunicato del 3 giugno 2013, con riferimento a dichiarazioni analoghe: “Affermare che i provvedimenti giudiziari di inserimento dei minori in contesti extrafamiliari sarebbero adottati in assenza di qualsiasi disposizione di legge e finalizzati ad alimentare “il mercato degli affidamenti e delle adozioni” per interessi economici che coinvolgerebbero i magistrati, offre una rappresentazione falsa e offensiva dell’operato della magistratura e dei principi di indipendenza e imparzialità che ne fondano le decisioni”.

E’ falso che gli allontanamenti dai nuclei familiari siano effettuati nelle dimensioni abnormi indicate nell’articolo; essi vengono disposti solo in casi estremi, quando ogni altra misura sperimentata si è dimostrata inefficace.

Contrariamente a quanto viene sostenuto nell’intervista, ogni provvedimento del Tribunale minorile:

a) è il risultato di una decisione collegiale, cui partecipano giudici professionali ed onorari individuati secondo criteri predeterminati;

b) i servizi sociali, in assoluta autonomia, hanno il compito di individuare la struttura comunitaria.

L’AIMMF difende, inoltre, il contributo insostituibile di competenza e di esperienza che i giudici onorari quotidianamente apportano, con spirito di servizio e scarse gratificazioni economiche.

Ricorda infine che precise disposizioni vietano ai responsabili di strutture comunitarie di ricoprire il ruolo di giudici onorari e che, comunque, vi è un obbligo di astensione dalla decisione per ogni giudice coinvolto nella specifica vicenda del minore qualora sussistano situazioni di incompatibilità.