Ministero dell’Interno
Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato
Servizio Centrale Operativo
Ogni anno in Italia le Forze dell’ordine ricevono oltre 3000 denunce per scomparsa relative a minorenni.
Questa cifra, a prima vista elevatissima, comprende numerose situazioni: minori, sia italiani che stranieri, che si allontanano volontariamente da casa o dalle comunità cui sono affidati; minori che, dopo una conflittuale separazione dei genitori, vengono sottratti da un coniuge all’altro, e infine minori di cui si perdono le tracce o che vengono realmente rapiti.
L’incidenza di questi ultimi casi è fortunatamente minima e irrilevante sotto il profilo statistico ma è ovviamente drammatica per le famiglie coinvolte.
Anche se oltre l’80% dei casi si risolvono entro un anno (spesso le famiglie non si preoccupano di segnalare la positiva conclusione della vicenda alle Forze di polizia), si tratta comunque di un rilevante fenomeno sociale, cui ha fatto riscontro una forte sensibilità istituzionale.
Sono nate così una serie di iniziative che hanno positivamente inciso sull’organizzazione degli Uffici di polizia: in particolare, dopo la promulgazione della legge n° 66 del 1996 sulla “violenza sessuale”, con la circolare ministeriale n° 123/A1/130/3/54 dell’8 maggio 1996, sono stati istituiti presso tutte le Questure del territorio nazionale gli Uffici Minori.
La loro funzione è sostanzialmente quella di “pronto soccorso” nei riguardi delle esigenze dei minori e delle famiglie in difficoltà, nonché di raccordo con gli altri enti ed organismi che si occupano di problematiche dell’infanzia (come gli Enti Locali ed i servizi socio assistenziali, i Tribunali per i Minorenni, i Centri per la Giustizia Minorile, le associazioni di volontariato ecc).
Questo approccio al problema, denominato "Progetto Arcobaleno", è stato coordinato dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza che ha istituito, fin dal maggio 1996, all’interno della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, un’apposita "Sezione Minori", col compito di monitorare il fenomeno sul territorio nazionale e di assicurare un quotidiano scambio di informazioni tra gli Uffici centrali e quelli periferici.
All'indomani della promulgazione della Legge 269/1998, il ruolo della Sezione Minori è stato reso ancor più rilevante attraverso il Decreto Ministeriale del 30 ottobre 1998, che ha istituito, nell’ambito delle Squadre Mobili, le Sezioni Specializzate nella trattazione di indagini inerenti ai minori e i Nuclei di Polizia Giudiziaria - Uffici Minori presso le Divisioni Anticrimine di tutte le Questure.
Questi uffici debbono trasmettere le informazioni raccolte alla Direzione Centrale della Polizia Criminale proprio per consentire alla Sezione Minori di delineare un quadro evolutivo del fenomeno.
Sempre alla "Sezione Minori" compete la gestione di questo sito, www.bambiniscomparsi.it, concepito nel 2000, che pubblica i casi di scomparsa con le foto dei minori ed ogni altra notizia utile al loro ritrovamento.
Il personale della "Sezione Minori" ha seguito, nell'ottobre 2003, presso la sede del NCMEC ad Alexandria, Washington D.C., un apposito corso per l'applicazione delle tecniche denominate di "Age Progression" che consentono di visualizzare gli effetti del trascorrere del tempo sul volto del bambino scomparso.
Il sito www.bambiniscomparsi.it è collegato ad un network internazionale di altri siti dedicati al ritrovamento dei bambini scomparsi, coordinato dal National Centre for Missing and Exploited Children (NCMEC).